Le monache di Santa Maria Maddalena appartenenti all’ordine di Santa Chiara, si dividevano in Coriste e Converse, le prime dedite alla preghiera liturgica e alla direzione del monastero, le seconde alle attività di manutenzione, di approvvigionamento e ai servizi. L’ingresso in monastero richiedeva il versamento di una cospicua dote in denaro e beni, oltre ad un corredo in biancheria e mobili. Inizialmente i nuovi ingressi dovevano essere autorizzati dall’autorità comunale, in seguito tuttavia il monastero fu affrancato da tali obblighi e le licenze rimasero competenza della Curia di Senigallia. Dopo un periodo di prova le novizie potevano progredire nei vari gradi, fino alla vestizione e alla professione dei voti solenni, sempre ottenendo le dovute licenze. La direzione spirituale delle religiose era affidata ai Confessori, che si dividevano in Confessori Ordinari e Straordinari. Nel 1955 le suore di Santa Maria Maddalena aderirono alla Federazione delle Clarisse Urbaniste, dopo aver accettato le Nuove Costituzioni Generali dell’Ordine dei Frati Minori nel 1941.