Un'attività largamente praticata dalle suore fino a tutto l'Ottocento è quella della produzione di fiori di seta, un’arte antica importata dalle Fiandre, di cui è stata ritrovata una descrizione in un testo edito nel 1678 e conservato presso l’antica biblioteca del monastero. I fiori di stoffa erano impiegati sia per la decorazione delle chiese, in particolare nei periodi invernali quando era difficile reperirne di freschi, sia per ornare delle coroncine indossate dalle novizie il giorno della promessa temporanea.
Presso il museo sono esposti numerosi fiori, assemblati in composizioni o applicati a coroncine, effettuati con questa tecnica ed è anche possibile "provare" alcuni utensili necessari per il taglio della stoffa.