L'apprendimento dei lavori femminili quali la tessitura, il cucito, il ricamo, la lavorazione dei merletti, è un elemento importante nella educazione di una novizia o di un’educanda, sino a tutto l'Ottocento. Le giovani entravano in monastero dietro il pagamento di una retta annuale ed erano affidate alla competenza di suore esperte, ma anche di professori esterni, in particolare per i corsi di disegno.
Dopo aver assimilato le diverse tecniche attraverso il lungo esercizio, le educande e le novizie venivano impiegate nella produzione di corredi e parati liturgici. A testimonianza di questo percorso formativo, sono rimasti disegni di vario soggetto e i cosiddetti “imparaticci”, ovvero prove pratiche su piccoli lembi di stoffa.