La clausura, una scelta intima e imponderabile che rivoluziona la vita di chi l’abbraccia. Il monachesimo, un fenomeno silenzioso, ma vivo, storicamente radicato e presente in molte comunità di tutta Italia. La preghiera ed il lavoro, un binomio forte che scandisce la vita di un monastero, in un contrappunto di spiritualità e concretezza. La sostenibilità come stile di condivisione nei quotidiani rapporti umani, sociali e lavorativi. Tutto questo e molto altro è un monastero. Spesso è il cuore pulsante della comunità che lo ospita, il suo punto di forza, il suo irrinunciabile riferimento spirituale.
Il monastero è un microcosmo ordinato da regole precise e strutturato secondo una gerarchia ritenuta necessaria per il suo efficiente funzionamento. Il lavoro assume un significato ed una dignità particolari in quanto testimonianza di povertà: è scrupolosamente organizzato in Offici che includono una serie di attività, da quelle meramente pratiche (cucinare, pulire, lavare…) a quelle più professionalizzate (cantare, suonare, amministrare i beni…). Le varie mansioni da svolgere sono inserite in un programma della giornata che ha come priorità assoluta la preghiera comunitaria, per la quale non esistono né ruoli né differenze.
Il Museo delle Arti Monastiche "Le stanze del tempo sospeso" di Serra de' Conti (An) ospita collezioni di oggetti provenienti dal vicino Monastero di Santa Maria Maddalena, di cui riproduce e fa rivivere storie ed abitudini, di cui evoca rintocchi e voci, comunicando al visitatore sensazioni inusuali e suggestioni senza tempo, testimoniando il fenomeno sempre vivo del Monachesimo nel cuore dell'Europa.